In questo tempo di isolamento rifletto sulla meraviglia dei piccoli
incontri inaspettati. Mi piace condividere quello di Greta con il
Principe, che nelle mie intenzioni rappresenta il riaffiorare della
relazione e della parola.
Ricevendo la scatola ho sentito che
era molto più leggera di quanto mi aspettassi e che c'era qualcosa che
si muoveva in un modo che mi è sembrato misterioso ma anche familiare.
Seguendo le indicazioni di Alice, ho poggiato il pacco a terra. Ci siamo inginocchiate lì intorno. C'era un'apertura sulla parte alta della scatola, ho sentito che il movimento si concentrava in quel punto producendo un suono, un vago fruscio che è diventato sempre più insistente.
Un becco arcuato ha iniziato a lacerare il cartone, finché dall'apertura, ormai sbrindellata, sono usciti due occhietti neri e un ciuffo giallo.
Alice ha seguito la scena divertita, mentre io assistevo col fiato sospeso a quella strana nascita.
Tirata fuori la testa, il pappagallo ha lanciato un richiamo e mi ha guardata dritta in faccia, «Che gnooocca!», ha urlato.
Alice si è buttata per terra a ridere: «Greta, ti presento il Principe».
Seguendo le indicazioni di Alice, ho poggiato il pacco a terra. Ci siamo inginocchiate lì intorno. C'era un'apertura sulla parte alta della scatola, ho sentito che il movimento si concentrava in quel punto producendo un suono, un vago fruscio che è diventato sempre più insistente.
Un becco arcuato ha iniziato a lacerare il cartone, finché dall'apertura, ormai sbrindellata, sono usciti due occhietti neri e un ciuffo giallo.
Alice ha seguito la scena divertita, mentre io assistevo col fiato sospeso a quella strana nascita.
Tirata fuori la testa, il pappagallo ha lanciato un richiamo e mi ha guardata dritta in faccia, «Che gnooocca!», ha urlato.
Alice si è buttata per terra a ridere: «Greta, ti presento il Principe».