"Ti lascio andare: solo l'ombra si attarda nel campo visivo, prima di scomparire."
"Una ragazzina dai colori magrebini e dal capo scoperto, si diverte a guardare il porto che si allontana e ride assottigliando ancora di più il taglio delicato dei suoi occhi scuri. Vicino a lei c'è un bambino più piccolo che gioca sorvegliato a distanza della madre, la quale l'avrà certo incaricata di stare attenta che il piccolo non si sporga. Il vestito fucsia della bambina si gonfia come un piccolo paracadute. Anche il mio abito raccoglie il vento e, mentre raggiungiamo il mare aperto, aderisce al corpo e si solleva in forme allungate che seguono lo stesso andamento dei miei capelli sciolti, divisi in ciocche dall'aria salmastra. Ho la sensazione di perdere la mia forma consueta, aprendomi ad altre possibilità. Anche la pelle cambia: si inumidisce, si ispessisce - mi pare -, per una scorza invisibile e fresca, impastata dal vento con acqua e sale."
Esiste per essere percorso, questo sentiero scosceso: fino ai corpi convulsi che cercano la grazia.
lunedì 16 gennaio 2017
Premiazione Memorial In viaggio con Gigi e Anna
Il racconto Sulle nostre tracce ha ricevuto una menzione speciale di giuria!