domenica 19 settembre 2021

Biografia


Denise Ciampi nasce a Pisa, dove si occupa di immigrazione, cooperazione internazionale e mediazione sociale, coltivando l'interesse per il teatro e per la scrittura.
Le prime pubblicazioni sono di tipo tecnico e legate all'ambito lavorativo. Attualmente vive a Pontedera e lavora come insegnante. Ha pubblicato i romanzi LA ROSA È VIVA (ChiPiùNeArt Edizioni 2021), L'amore di Greta per i pappagalli (Stampa Alternativa 2018) e L'offerta di Minerva (Carmignani Editrice 2016), la raccolta di racconti Tendenti al volo. Sei storie in cerca di grazia (Carmignani Editrice 2015), la silloge Cassandra minore (2013). Suoi racconti sono stati premiati in concorsi letterari e pubblicati in antologie.



venerdì 3 settembre 2021

LA ROSA È VIVA - SERATA ROSSO SANGRIA al Circolo Operaio di Fornacette

 


☝con Denise Ciampi e Chiara Lazzeri


Lidia dice che si è accorta che quelle donne erano esseri umani quando si sono spaventate. Ha ragione, abbiamo tutti paura. Mia madre e mio padre hanno paura di non farcela a mandare avanti la baracca, Luca ha paura del buio e non gli piace dormire da solo.
Io? Io ho paura di un sacco di cose, ma per parecchio tempo ho preferito non pensarci. E invece sarebbe meglio dirlo quando hai paura, perché magari, se tutti lo fanno, nessuno ha più motivo di sentirsi un pesce fuor d’acqua. Pure uno come Marco, anche se fa il duro, secondo me ha paura. Altrimenti non avrebbe bisogno di spaccare la faccia a tutti quelli che incontra e magari gli piacerebbe rispettare una ragazza e farci l’amore.
Quando ho cominciato ad andare in sezione mi sembrava tutto facile, non c’era da farsi troppe domande, era tutto organizzato.
Sai subito come ti devi vestire, quale musica ascoltare, dove andare la sera. E senti anche che, se ti serve, c’è qualcuno che ti può proteggere. Quando ero la donna di Marco a nessuno gli sarebbe saltato in mente di darmi fastidio. Mi stava bene così. Lo sapevo che certe cose le donne in quell’ambiente là non le possono fare, ma anche questo mi andava bene, perché era chiaro qual era il nostro compito e quando si trattava di aiutare la gente mi sembrava di fare una cosa giusta. Anche se alla gente non gli puoi risolvere la vita, puoi dare un aiuto concreto. È vero, ma se ci pensi bene tutto questo si regge sulla paura. Quando uno è pieno di casini gli sta bene trovare un nemico, magari un altro disgraziato, che diventa il male di tutti i mali, quello che è venuto in Italia a rubarci il pane e la casa. Ogni volta che dici “prima gli italiani” alimenti la paura, ma quello che passa è che c’è qualcuno che ha a cuore i tuoi problemi, e va bene anche se quelli là che ti dovrebbero difendere sono dei picchiatori.