Una ragazza dei nostri giorni, Gaia, militante neofascista, si imbatte
nel diario della sua bisnonna partigiana, internata a Ravensbrück. Le
storie della bisnonna e della ragazza procedono parallelamente ed il
racconto delle vicende dei nostri tempi sottolinea come le politiche che
sfruttano il disagio e la fragilità sociale favoriscano la violenza
intesa come xenofobia, omofobia e, soprattutto, la violenza contro le
donne. Il contesto odierno si intreccia con quello trascorso, mettendo
in evidenza una continuità di lotta che unisce più generazioni di donne.
Il racconto del passato, con le atrocità del campo di concentramento,
apriranno, in Gaia, la strada al dubbio.