Sulla via del ritorno la volenterosa pedagoga spiegò ad Ada che il dodicesimo compleanno di una bambina rappresentava l'occasione adatta per prepararsi a un avvenimento che, disse, presto avrebbe fatto di Ada una grande fille. Ada, che sei mesi prima a scuola era stata istruita sull'argomento da una maestra, e che in realtà ne aveva già avuto per due volte esperienza, sbalordì la povera governante (Mlle Larivière non riusciva mai a tener testa alla sua intelligenza acuta e imprevedibile) sostenendo che si trattava solo di un imbroglio, una notizia da novizia, e che quelle cose ormai non succedevano quasi più alle ragazze normali e sicuramente non sarebbero successe a lei. Mlle Larivière, stupida qual era (a dispetto, o forse a causa, della sua propensione a scrivere romanzi), passò mentalmente in rivista la propria esperienza e si chiese, per un atroce istante, se il progredire della scienza, mentre lei indulgeva nella creazione artistica, non avesse per caso definitivamente alterato quello della natura.
(Vladimir Nabokov, ADA o ardore)
Io lo trovo meraviglioso!
E pensare che ho scoperto questo libro per caso, documentandomi sul nome palindromo che mi ha ispirato una storia...